BLOW-UP - La Mostra

 

Le esposizioni The exhibitions

  • Genova, Science Festival, S. Giovanni de Pre', October - November 2006
  • Modena, Foro Boario, January - February 2007
  • Torino, Cavallerizza Reale, April - May 2007
  • Paris (France), Réfectoire des Cordelieres, April - May 2008
  • Alexandria (Egypt), Bibliotheca Alexandrina, January 2009
  • Cairo (Egypt), Cairo Opera House, February 2009
  • Ferrara, Castello Estense, October 2009
  • Verona, Galleria d'Arte Moderna, Palazzo Forti, 2011
 

Un mondo in cui gli oggetti si misurano in nanometri, miliardesimi di metro, non è facile da immaginare. Un nanometro è circa la distanza occupata da dieci atomi di idrogeno messi in fila o la dimensione di una piccola molecola: difficile da confrontare con oggetti del nostro mondo, se si pensa che il punto alla fine di questa frase misura milioni di nanometri.

È un mondo che non si riprende con una macchina fotografica e nemmeno si vede con i più potenti microscopi ottici. Solo gli strumenti sofisticati che i ricercatori usano per studiare la nano-materia ce ne restituiscono le immagini che compongono questa mostra. Sono una cinquantina di "scatti" realizzati nel tempo da inquadrature diverse, frammenti di un mondo che è possibile guardare grazie alla mediazione delle macchine. Alcuni rappresentano gli eventi eccezionali, risultati finiti sulla copertina delle riviste scientifiche. Altri provengono dalla ricerca quotidiana. Compongono un paesaggio che sta diventando noto agli scienziati, un panorama molto diverso da quello che appare di solito sui media, per lo più fatto di grafiche generate al computer o interpretazioni "artistiche", quando non di stereotipi presi a prestito dalla fantascienza.

Abbiamo voluto mostrare questi paesaggi, far vedere per la prima volta immagini che di solito restano nei nostri laboratori o sulle scrivanie di chi fa ricerca. Lo sguardo di Lucia Covi, fotografa attenta ai canoni estetici e alla sensibilità degli scienziati, le mostra in una nuova luce.

La mostra è divisa in tre sezioni. La prima, Dare forma, mostra la materia scavata o plasmata con strumenti diversi: dai fasci di ioni focalizzati che creano micro-fori, alle erosioni chimiche che lasciano emergere le architetture della nanoelettronica. È la cosiddetta tecnica top-down, che lavora la materia fino ad ottenere rilievi e strutture voluti. Ma alla nanoscala le interazioni naturali permettono di creare delle strutture anche partendo "dal basso", aggregando atomi e molecole. A questo approccio bottom-up è dedicata la seconda sezione, Auto-organizzare. La terza ed ultima sezione, Esplorare, vede protagoniste strutture naturali, spesso del mondo biologico -proteine e DNA-, sondate dagli scienziati per ricomporre mappe diverse delle loro tante funzionalità.

La mostra è introdotta da un filmato che racconta l'idea e le storie che hanno portato alle immagini di Blow-up.

(English version)

 

 
 
 
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